Punta Osvaldo Esposito (m. 2170) - Diedro NNE

Quota di partenza: 1600 m (circa)
Quota di arrivo: 2170 m
Sviluppo: 7 lunghezze, per circa 280 metri di dislivello.
Difficoltà: D- (IV+)
Tempo di salita: 3h00
Tempo di discesa: 2h00
Attrezzatura: 2 corde da 50 m, 8 rinvii 3 friends (BD .75, 1 e 2), casco, cordini e fettucce.

Attacco alla via: da Carona percorrere la strada sterrata (percorribile in fuori strada, a pagamento in certi periodo dell’anno e con limitazioni orarie al transito) che porta alla diga di Fregabolgia. Lasciare l’auto nei pressi di un sentiero (cartello CAI con indicazioni “sentiero estivo per Carona - Laghi Gemelli - Sentiero Orobie). Prendere il sentiero che scende fino al torrente che si attraversa (dighetta). 20m dopo, si abbandona il sentiero e si gira decisamente a sinistrasi  (ometto seminascosto) e per pietraie e mughi ci si porta all’attacco della via posto alla base di un evidente diedro grigio-giallo (cordino) (0h45 dalla macchina).

Relazione: 7 tiri ed una doppia portano in vetta in circa 3h00.
L1: si sale per il diedro per 20 m (III) fin sotto ad una lama. Superarla (IV) e proseguire per altri 20 m fino alla sosta.
L2: continuare direttamente nel diedro per 35 m (III e IV+, 6 chiodi).
L3: si vince un primo saltino (IV, friends incastrato) e poi un secondo (III+) sino ad un terrazzo (2 chiodi), da qui a destra in un canale di blocchi instabili (40 m).
L4: proseguire direttamente per placche fino alla sommità del Torrione (30 m, III).
Dal Torrione calarsi con una doppia (17 m) fino all’intaglio.
L5: superare l’intaglio portandosi alla base di una evidente fessura sulla destra di un pilastro appoggiato; la si supera (III+, chiodo) continuando nel diedro fin sotto un tetto giallastro (II, 45 m, chiodo).
L6: si esce sulla placca liscia a destra della sosta, si sale direttamente per 15 metri (IV-, chiodo) indi per rocce più facili si perviene alla cengia sotto il salto finale (50 m).
L7. risalire il bel diedro finale (40 m) ed il successivo canale portano alla vetta (III+).

Discesa: percorrere la divertente cresta fino ad un evidente ometto. Oltrepassarlo e seguire la cresta fino ad un profondo e stretto intaglio dove si trova una calata attrezzata (chiodi, cordino e majon) da 50 m che scende verso il lago di Zelt. Una seconda calata attrezzata da 50 m porta direttamente sui ghiaioni. Scendere verso destra per ghiaioni e mughi fino a riprendere il sentiero che riporta alla macchina. 2h00.

Note: fino al Torrione roccia ottima e soste attrezzate con catena. Dal Torrione soste attrezzate con chiodo.

Data: 07 agosto 2008


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